Risparmiare in tavola, puntando sulla qualità del made in Italy e sul rispetto dell'ambiente: è questa la filosofia di chi sceglie la spesa a km O, cioè l'acquisto degli alimenti
direttamente dalle aziende agricole italiane che li producono (meglio se in zone vicine a casa), saltando così i diversi passaggi della mercé (produttore, grossista, negoziante). Per capire quali
sono i (tanti) pro e i (pochi) contro, abbiamo intervistato Daniele Taffon della Fondazione Campagna Amica, la rete dei punti di vendita diretta.
• I prodotti Si possono comprare frutta e verdura, ma anche carne, pesce (disponibile solo in alcuni mercati), vini, olio, salumi, conserve dolci e salate e tanti altri
alimenti.
• I mercati I prodotti si possono acquistare negli oltre 60 mila spacci aperti ormai in cascine, frantoi, cantine e malghe sparsi in tutta Italia. Manche nei 1.100 mercati di
Campagna Amica distribuiti sul territorio nazionale (l'elenco è sul sito www. campagnamica.it). Sempre più spesso, poi, si possono trovare alimenti con il bollino "Prodotto Km O" nella grande
distribuzione come, per esempio, in alcuni punti vendita Auchan, Carre-four, Esselunga e Conad.
• La convenienza Un prodotto di stagione del territorio costa mediamente meno di uno proveniente da Paesi lontani perché le intermediazioni dal campo alla tavola sono ridotte al
minimo. È stato calcolato che si può risparmiare dal 20 fino a circa il 70%, soprattutto per la frutta, le passate, il vino e l'olio. Inoltre, presso i mercati di Campagna Amica, viene praticato
uno sconto del 30% sui prodotti provenienti dalla regione in cui si effettua la vendita.
• La qualità Poiché il concetto di spesa a km O si basa sulla scelta di prodotti di stagione e italiani, si comprano cibi più ricchi di nutrienti e più freschi, che tra l'altro
si conservano più a lungo: questo significa ridurre lo spreco causato da tutti gli alimenti che finiscono nella spazzatura, il cui valore supera i 500 euro a famiglia.
• Il punto debole Fare la spesa a km O significa rinunciare ai pomodori o alle zucchine dodici mesi l'anno. E scegliere solo i prodotti di stagione, snobbando la varietà di frutta e verdura che
siamo abituati a vedere nei supermercati tutto l'anno.
(Irma D'Aria)