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Quando arriva il solleone non si gioca con l'acqua!

Risorsa preziosa

Durante l'estate è importante economizzare il più possibile le risorse idriche. Questo scopo si può ottenere anche trattando adeguatamente il terreno. Con la sarchiatura, per esempio: smuovendo la superficie del terreno, infatti, si riducono le perdite di umidità per evaporazione. Lo stesso effetto si raggiunge con la pacciamatura: questa tecnica prevede la copertura del terreno con fogli di polietilene (un tipo di plastica) o, meglio ancora, con uno strato di paglia, con corteccia di pino o con le erbe appena tagliate dal prato o anche con quelle infestanti, estirpate e lasciate in strati di 4 o 8 centimetri sul suolo (evitando di ostacolare la circolazione dell'aria). Con la pacciamatura, poi, si impedisce lo sviluppo delle erbe in festanti, che ostacolano la crescita sana delle piante.

In questo periodo del l'anno il problema maggiore per le colture dell'orto è che, a causa del caldo

e della scarsità di pioggia, il terreno non è sufficientemente timido da garantire il corretto apporto idrico per una crescita rigogliosa.

Ecco perche proprio durante i mesi estivi è importante sapere quando, e come innaffiare.

Partendo dal presupposto che non bisogna utilizzare troppa acqua, altrimenti le piante subiscono uno stress idrico eccessivo, il momento migliore è la sera, quando cioè la temperatura è più bassa e le perdite per i evaporazione sono ridotte al minimo,

Comunque, nei à caso si debba bagnare il terreno durante la giornata, meglio utilizzare acqua precedentemente raccolta e messa in un piccolo bacino posto sotto il sole, in modo che la temperatura dell'acqua stessa possa salire.

Assolutamente sconsigliato è l'utilizzo d'acqua estratta diretta mente dai pozzi.

La quantità d'acqua da utilizzare per innaffiare è diversa a seconda delle colture

I meloni, per esempio, quando sono in fase di maturazione devono essere bagnati poco, altrimenti i frutti si spaccano o, nel migliore dei casi, perdono la loro caratteristica dolcezza.

Quindi è opportuno dar loro acqua quando il frutto è ancora acerbo.

Per quanto riguarda le piante di pomodoro bisogna fare attenzione a non bagnare i frutti, altrimenti rischiano di contrarre l'antracnosi, una malattia fungina che si manifesta con macchie circolari scure

Poca è meglio

La cipolla, invece, sul finire dell'estate va innaffiata con molta parsimonia, per evitare di ottenere  prodotti troppo acquosi e quindi poco conservabili.

Poca acqua anche per fave, fagioli, piselli all'inizio dello sviluppo: un eccessivo apporto idrico, infatti, favorisce la crescita delle foglie a danno della produzione di frutti.

I metodi di irrigazione sono più di uno e vanno attentamente valutati, perché ciascuno presenta pro e contro.

Il sistema per scorrimento, per esempio, realizzato la sciando scorrere l'acqua in un solco laterale alle piante, permette una bagnatura profonda che da una parte consente di mantenere fresco il terreno, ma dall'altra ha l'inconveniente di richiedere una grande quantità d'acqua.

Un metodo più semplice, che permette una bagnatura più omogenea del terreno con una riduzione della quantità d'acqua, è quello a pioggia, detto anche per aspersione.

Attenzione all'effetto lente In questo modo le piante vengono innaffiate con un getto nebulizzato dalla nappa dell'annaffiatoio o della sistola o, in modo più professionale, con appositi impianti di nebulizzazione. L'unico inconveniente è che il getto d'acqua investe la vegetazione e questo può causare lo sviluppo di pericolosi parassiti fungini e l'ustione dei tessuti, a causa dell'effetto lente indotto dalle gocce d'acqua.

Il metodo migliore in assoluto è senz'altro quello per microirrigazione o a goccia.

Questo sistema consiste nel bagnare il terreno alla base delle piante con un'emissione localizzata e prolungata di gocce d'acqua.

La realizzazione di un impianto a goccia comporta, anche per i modelli più semplici, un costo iniziale piuttosto alto, che viene però compensato da un notevole risparmio idrico e dal fatto che, rispetto agli altri sistemi, è più versatile: inoltre, può essere utilizzato anche per la fertirrigazione.

 

Alcuni suggerimenti per i lavori da svolgere in luglio.

La Semina

Cavolo cappuccio, finocchio, bietola, radicchio, zucchino, indivia, lattuga, prezzemolo, porro,scarola.

Si consiglia di procedere alla risemina degli ortaggi ogni 30 giorni, per ottenere una produzione scalare e continuativa.

Diradare gli ortaggi di grosse dimensioni per consentire uno sviluppo ottimale. Per rendere più faci

le l'estirpazione, conviene inumidire preventivamente il terreno.

Trapianti

Sedano, cavolfiore, cavolo broccolo, lattuga, porro, scarola.

Si consiglia di innaffiare il terreno trapianto e di pacciamarlo.

La Manutenzione dell’ Orto

E necessario sostenere le piante con tutori.

Un altro lavoro importante da fare consiste nell'eliminare manualmente le erbe infestanti ed eseguire gli interventi fitosanitari, cercando di privilegiare sempre l'utilizzo di prodotti selettivi e a bassa tossicità